Michelangelo architetto: i progetti che non sapevi fossero del Buonarroti

Michelangelo Buonarroti, nato a Caprese nel 1475, è l’unico artista celebrato da Vasari poiché eccelleva in tutte le arti: fu scultore, pittore, ma anche abile architetto. In verità se incontrando Michelangelo gli si chiedeva quale fosse la sua professione, egli rispondeva sempre architetto! Scopriamo perciò alcuni dei progetti meno noti dell’incredibile Michelangelo architetto.

Biblioteca Laurenziana

Michelangelo lavora in rapporto con Papa Clemente VII poiché la famiglia Medici desiderava realizzare una biblioteca che contenesse tutti i loro volumi.

La zona principale è la sala di lettura e Michelangelo pensa, non solo alla struttura, ma anche alla decorazione delle pareti e all’arredo. Nel Quattrocento i libri erano legati ai tavoli ed erano i lettori a doversi spostare e sedersi accanto al libro che interessava. Per questo Michelangelo è attento a come disporre i banchi in legno e, in corrispondenza di ogni banco troviamo delle paraste, ossia delle colonne addossate alle pareti, alternate alle finestre.

Prima di accedere alla sala di lettura Michelangelo realizza un ricetto, una sorta di atrio. Questo spazio ha un significato simbolico: è buio e senza finestre, così una volta entrati nella biblioteca si viene invasi dalla luce e si passa dal buio dell’ignoranza, alla luce della conoscenza e della cultura. Questo spazio è decorato con imponenti colonne inserite a due a due dentro delle nicchie.

Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore

Uno degli ultimi progetti di Michelangelo architetto è la Cappella Sforza che si affaccia sulla navata sinistra della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma. Con Papa Pio IV la tra 1559-1565 la Basilica viene rinnovata e probabilmente è proprio il Papa a scegliere Michelangelo per realizzare questa cappella.

La particolarità sta soprattutto nelle pianta che ha una forma innovativa: è una croce greca, ma il braccio trasversale si conclude con pareti ad arco.

Ogni volta che le pareti cambiano direzione e si forma un angolo, Michelangelo inserisce delle gigantesche colonne con capitelli compositi. Sono formati da foglie di acanto, come i capitelli corinzi, ma vengono aggiunte anche delle volute per rendere il capitello ancora più ricco.

Santa Maria degli Angeli

Sempre Papa Pio IV era interessato a ristrutturare un’area poco urbanizzata di Roma, ma dove si trovavano le antiche Terme di Diocleziano. Si racconta che nel 1541 il prete siciliano Antonio Lo Duca ebbe una visione: un angelo gli disse di trasformare le terme in una chiesa dedicata agli angeli. I papi cercarono di consacrare la chiesa, ma le antichità romane non erano di proprietà della Chiesa, ma sotto l’amministrazione capitolina. Pio IV riuscì a trovare un accordo con il Campidoglio e con i nobili che possedevano i terreni limitrofi e così poterono iniziare i lavori di costruzione.

Michelangelo prepara il progetto nel 1561. Sceglie di collocare l’ingresso della chiesa dove prima si trovava il calidarium, la piccola vasca di acqua calda, nel tiepidarium realizza invece il vestibolo. Infine nella natatio, lo spazio più ampio destinato alle vasche per il nuoto, viene destinato alla chiesa vera e propria.

Michelangelo non vuole demolire e distruggere un grande esempio dell’arte romana, ma cerca di intervenire il meno possibile. Costruisce solo dei muri per delimitare lo spazio della chiesa, ma conserva la copertura a volte e le colonne. Sulle pareti aveva dato solo “una mano di bianco”: si era limitato a imbiancarle senza aggiungere decorazioni o pitture dimostrando il suo profondo rispetto per l’antichità.

Tutto ciò che vediamo oggi è stato dunque aggiunto dopo la morte di Michelangelo poiché la chiesa era considerata troppo bianca e spoglia.

Ricordiamo infine i progetti più famosi di Michelangelo architetto:

A Firenze progetta la Sagrestia Nuova nella chiesa di san Lorenzo con le Tombe di Lorenzo e Giuliano de Medici.

A Roma tutti conoscono la Cupola di San Pietro, ma si è occupato di restaurare gli edifici e la Piazza del Campidoglio, Palazzo Farnese e Porta Pia!

Li conoscevi tutti?