William Turner: luce e colore.

Con William Turner, massimo esponente del romanticismo inglese, la natura dissolve le sue forme nella luce e nel colore.
Scopriamo insieme la sua vita e le opere in cui la natura, con i suoi splendidi colori, sono i protagonisti!

“La valorosa Téméraire” 1838-39, National Gallery di Londra.

Turner nasce nei pressi di Londra nel 1775 e inizialmente studia disegno confrontandosi con i maestri del passato. In seguito si dedica ai paesaggi rappresentanti dal vero viaggiando per la Gran Bretagna.
Diventa membro della Royal Academy e agli inizi dell’Ottocento viaggia anche in Francia, Italia e Olanda restando colpito da Poussin e Tiziano.

Canal Grande a Venezia”

Dagli anni 30 raggiunge la maturazione artistica e abbandona la rappresentazione di paesaggi per creare giustapposizioni di masse di colore. Qui la luce avvolge ogni cosa, i contorni sono sfumati e le forme si dissolvono, anticipando l’impressionismo.

Le opere di Turner vengono definite “sublimi”. Il tema del sublime si diffonde nell’Ottocento e sta nel considerare la natura come una potente energia, è forte e misteriosa, mentre l’uomo diventa minuscolo al suo cospetto, è fragile e mortale.

Incendio alla camera dei Lord e dei Comuni il 16 ottobre 1834”

Turner aveva assistito all’incendio di persona e fatto schizzi da diversi punti di vista. In questa opera coglie l’edificio incendiato nel momento in cui una folata di vento fa piegare le fiamme verso l’acqua allontanandole dalle torri bianche di Westminster. Le fiamme dorate e il fumo si mescolano col cielo e vengono riflesse dal Tamigi. Rimangono alcuni dettagli realistici come il ponte e le pompe ad acqua sul battello.

Nelle opere di Turner possiamo dunque trovare episodi drammatici come incendi, ma anche naufragi come nel caso della “Nave degli schiavi” del 1840.

La mattina dopo il Diluvio. Luce e colore (la teoria di Goethe)” 1843.

In questa opera si notano delle sagome indefinite e un uomo, probabilmente Noè. Il soggetto è tratto dal libro della Genesi, il Diluvio Universale, secondo cui la terra fu sommersa dall’acqua. Turner vuole così dimostrare la forza distruttrice della natura, ma anche la sua capacità di creare.
Il turbinio rimanda al dinamismo cosmico secondo cui il movimento dell’universo non può essere controllato dalla ragione, ma riesce a rapire l’uomo che rimane in estasi: sgomento, stupore, paura dell’ignoto, ma anche meravigliarsi di fronte a tanta bellezza e potenza, è questo il sentimento del sublime!

Tutto è però avvolto dalla luce, un cerchio di colori che rimanda al cerchio cromatico di Goethe. Si scoprì infatti che la luminosità dei colori aumenta se si accostano colori complementari e, secondo Goethe, un colore può dare sensazioni psicologiche. Anche Turner si era appassionato a questa teoria e possedeva una copia di questo disegno:

Concludiamo con alcuni dei paesaggi più belli di William Turner e ricchi di colori: