Il Bacio di Francesco Hayez, 3 versioni

Il Bacio di Francesco Hayez è l’opera più conosciuta del pittore romantico nato a Venezia nel 1791. Fu dipinta nel 1859 ed ora è conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano.

Il titolo completo era in realtà: “Il Bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV.”
Si tratta della prima versione dell’opera in cui vediamo i due giovani stringersi in un passionale bacio. L’ambientazione è molto semplice, ma capiamo che si trovano all’interno di un castello.

Il ragazzo indossa una calzamaglia di colore rosso vivo e un ampio mantello che si apre mostrando la spada sul fianco. Egli infatti poggia il piede sul primo gradino come se stesse per andarsene e l’amata lo trattiene perché sa che sta andando a combattere.

La fanciulla indossa invece un elegante abito azzurro. Carlo Carrà la definisce “una Giulietta di latta” per i riflessi quasi metallici dell’abito, ma i due personaggi non sono Giulietta e Romeo, anche se il riferimento non è casuale.
Francesco Hayez aveva infatti realizzato un’altro dipinto nel 1823 che rappresentava i personaggi shakespeariani. Il titolo completo è “L’ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo che, obbligato a fuggire sta per iscendere dalla finestra.” Vediamo infatti la camera di Giulietta e un’ampia finestra aperta: Romeo sta per calarsi, ma si ferma a baciare la sposa, la quale è appena scesa dal letto e indossa ancora le pantofole!

Chi sono invece i personaggi del celebre Bacio?

Si tratta di un quadro simbolico! In quegli anni l’Italia era occupata dagli Austriaci, ma cercava di conquistare la sua libertà, così chiese un’alleanza alla Francia. Nel 1859 ci furono gli accordi segreti tra Camillo Benso conte di Cavour e Napoleone III.

Hayez condivideva la voglia di libertà del popolo italiano, ma non poteva realizzare un’opera dichiaratamente contro gli austriaci e così ecco il Bacio! L’unione tra l’Italia e la Francia!
A sinistra, nell’ombra, vediamo però una figura nascosta. Chi è? Potrebbe essere qualcuno che li spia o li sorveglia e quindi rappresentare proprio l’Austria!

Esistono però altre due versioni di quest’opera… Scopriamole insieme!

Nella seconda versione vediamo che l’abito della ragazza è bianco, mentre il resto della composizione è identico. Quest’opera è stata conclusa nel 1861 e appartiene a una collezione privata.

La terza è stata realizzata nel 1867 per l’esposizione universale di Parigi ed ebbe un grandissimo successo. La differenza principale è l’aggiunta di un panno bianco appoggiato sui gradini per completare il tricolore italo-francese: rosso, bianco, verde e blu. È questa versione quella più conosciuta in tutta Europa!

Con le sue opere Hayez ha perciò diffuso un messaggio politico e ha mostrato la volontà di rendere l’Italia libera. Un po’ come Alessandro Manzoni in ambito letterario e Giuseppe Verdi nella musica, le sue opere hanno contribuito a unificare il Paese prima di scendere nei campi di battaglia.

Il successo del Bacio di Francesco Hayez è testimoniato anche da dipinti successivi in cui lo ritroviamo. Ad esempio Gerolamo Induno rappresenta la versione del 1861 appesa alla parete della camera di una bambina accanto al busto di Garibaldi. Mentre nel dipinto di Giuseppe Reina vediamo una donna che tiene in mano una stampa del Bacio.